Sugli acquisti alimentari ci si aspetta il last minute, influisce il maltempo

Prenotazioni alberghiere sull’80% tutto sommato in linea con lo scorso anno, sold out per ristoranti e trattorie (sia nei centri che nelle colline), più tiepidi e diluiti gli acquisti di colombe e spese alimentari.

La “Pasqua bassa” 2024 conferma Treviso – e la Marca trevigiana – una mèta ideale per il turismo da week-end e da Festività. “Le prenotazioni negli alberghi” – afferma il presidente di Federalberghi provinciale Giovanni Cher- sono di qualche punto percentuale sotto lo scorso anno, ma con le ultime prenotazioni dovrebbe attestarsi attorno all’80% e considerando il maltempo e la data di Pasqua molto bassa è un ottimo risultato. La nostra provincia ha un’offerta apprezzata e soprattutto ricca: arte, natura, cultura, musei, colline, buon cibo, ville venete. I turisti chiedono esperienze e qualità: spaziano dalla visita al centro di Treviso alle colline del Prosecco, fino alla Pedemontana. Il turismo trevigiano a fine 2023 ha registrato 2 milioni e 34 mila presenze, di queste circa 2/3 alloggiano negli alberghi, e 1/3 nell’extralberghiero. La spesa media per l’alberghiero varia a seconda della categoria e si attesta fra 100 e 130 euro a notte e l’occupazione media si attesta sui 2 giorni di permanenza”.

Ottimo il sentiment in ristoranti e trattorie, che registrano prenotazioni e tutto esaurito sia per Pasqua che per Pasquetta, soprattutto da parte di gruppi e famiglie. “L’abitudine di pranzare fuori casa- conferma Dania Sartorato, presidente di Fipe e dell’Unione provinciale – per famiglie e gruppi è consolidata. Il post pandemia ha rafforzato la tendenza a prenotare per tempo, anche se resta una quota di indecisi che puntano sul last minute. Menù tradizionali ma anche alla carta, tutti all’insegna della tipicità e della tradizionalità”.

“Più tiepida, rispetto allo scorso anno, la corsa all’acquisto di colombe e focacce Pasquali” – afferma Tiziano Bosco, presidente del Gruppo provinciale panificatori– “probabilmente condizionata dal maltempo di questi giorni. Posso presumere che ci sia un exploit alla vigilia. Natale e Carnevale hanno dato ottimi risultati, Pasqua sembra più rallentata ma i consumatori chiedono ed apprezzano prodotti freschi, genuini, sanno scegliere tra vari tipi di pane”.

Lo stesso vale per il banco fresco del negozio alimentare. Riccardo Zanchetta, presidente di Fida-Confcommercio, conferma “la tendenza all’acquisto last minute, fermo restando l’interesse di clienti e consumatori per cibi sani, tipici, tracciabili, di qualità”.

Nell’insieme la fotografia della Marca trevigiana del post pandemia si presenta dinamica, con sentiment positivi, attrattiva verso i flussi turistici, con voglia di uscire e desiderio di condivisione. Il fattore meteo si conferma influente sia su prenotazioni che su scelte di acquisto.