Negli ultimi cento anni la durata del manto nevoso sulle Alpi italiane si è accorciata di più di un mese. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature condotto da una squadra di ricercatori dell’Università degli studi di Padova e dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna.

Alpi italiane: lo studio

L’analisi è stata coordinata dal professor Marco Carrer del Dipartimento Territorio e Sistemi AgroForestali di Padova e si è basata sull’osservazione di un arbusto estremamente diffuso, il ginepro, per arrivare a ricostruire le condizioni di innevamento negli ultimi sei secoli.

Il ginepro, infatti, possiede alcune caratteristiche che lo hanno reso uno strumento di misurazione naturale per lo studio in oggetto. Oltre a vivere anche più di 400 anni, l’arbusto cresce orizzontalmente molto vicino al suolo ed è in grado di registrare nei suoi anelli di accrescimento la durata della copertura nevosa.

Entrando nel dettaglio, i ricercatori hanno incrociato le misure degli anelli di accrescimento del ginepro con un modello di permanenza del manto nevoso elaborato riuscendo ad ottenere uno spettro di informazioni su un arco temporale molto esteso per le precipitazioni nevose.

I risultati

Lo studio è stato rivolto ad un orizzonte temporale estremamente esteso: per sua natura, infatti, si tratta di un’analisi di lungo periodo finalizzata a tracciare delle linee guida per il futuro.

Viceversa, le recenti osservazioni delle regioni alpine rappresentano una traccia per la realtà odierna in un’ottica turistica.